Trento, 11 dicembre 2011
I Verdi verso
il rinnovamento
in vista
delle
provinciali 2013
dal Trentino di
domenica 11 dicembre 2011
«Siamo di fronte ad una svolta per il nostro Paese». Così Marco Boato, membro del consiglio di presidenza della federazione dei Verdi, all’assemblea provinciale. Un partito in rinnovamento che è entrato a far parte del nuovo soggetto politico Ecologisti e Reti Civiche-Verdi Europei.
«La politica ha bisogno di donne e uomini capaci di rilanciare le sfide ecologiste - ha affermato Aldo Pompermaier, presidente dei Verdi trentini -. È doveroso creare un’alternativa per costruire insieme un progetto di governo per il Trentino». E come a livello nazionale, anche a livello locale i Verdi si stanno muovendo per uscire dalla crisi. «La stagione del governo Dellai si chiuderà nel 2013 con molte luci, ma anche con molte ombre. C’è bisogno di un rinnovamento anche qui ha rilanciato Boato».
La mozione politico-programmatica «Il coraggio di cambiare», sarà presentata all’assemblea nazionale. Ecco i delegati: Paolo Barbagli, Marco Boato, Pino Finocchiaro, Fabio Giuliani, Andrea Ludovico, Maurizio Migliarini, Aldo Pompermaier, Attilio Raffaelli, Renza Bollettin, Maddalena Bonat, Lucia Coppola, Emma Di Girolamo, Rinalda Fedel Simeoli, Gabriella Groff, Giovanna Ieronimo, Chiara Pozzer, Flora Silvestri |
Trento, 11 dicembre 2011
VERDI VERSO L’ASSEMBLEA
DI CHIANCIANO.
ELETTI I DELEGATI
DELL’ALA ECOLOGISTA
dal Corriere del Trentino di
domenica 11 dicembre 2011
Si è svolta ieri pomeriggio, nella Sala Rosa del Palazzo della Regione, l’assemblea provinciale dei Verdi del Trentino per la Costituente ecologista. Durante la seduta sono stati eletti i diciassette delegati che parteciperanno all’assemblea nazionale di Chianciano Terme, prevista per il 14 e 15 gennaio 2012. In quell’occasione, il nuovo soggetto politico «Ecologisti e reti civiche – Verdi europei», giunto ormai nella fase conclusiva del suo percorso costituente, dovrebbe approvare alcune modifiche statutarie. Per farlo servono i due terzi dei voti dei delegati: un traguardo non scontato, alla luce delle divergenze programmatiche palesate dall’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio, attorno al quale si è riunita un’ala del partito che non condivide la nuova traiettoria degli Ecologisti.
Il progetto della Costituente ecologista, che mosse i primi passi nell’estate 2009, è quello di rilanciare i Verdi in un’ottica allargata, coinvolgendo il mondo ecologista e quello civico, prendendo come modello le esperienze dei Verts francesi e dei Grünen tedeschi. «Ma il rilancio dell’ecologismo non poteva prodursi tramite rifondazione del partito dei Verdi – ha detto ieri Alto Pompermaier, presidente dei Verdi trentini –. Con ciò non voglio rinnegare la mia esperienza con i Verdi. Ma ora siamo in compagnia, e siamo più forti. Possiamo finalmente ripartire, per contare di più anche nei prossimi appuntamenti elettorali». Tra gli altri obiettivi, ha aggiunto il presidente dei Verdi trentini, anche quello di radicare sul territorio gli Ecologisti e reti civiche.
«Siamo sicuri che, in occasione dell’assemblea nazionale di Chianciano, avremo la maggioranza dei voti – ha aggiunto Marco Boato, membro della presidenza nazionale dei Verdi –. Potrebbero invece esserci problemi per le modifiche statutarie, dal momento che sono richiesti i due terzi dei votanti: per questo è importante che i diciassette delegati trentini siano tutti presenti». L’obiettivo, spiega il politico dei Verdi, è quello di approvare alcune modifiche quali «l’introduzione di un doppio portavoce, o di un presidente e vicepresidente, maschio-femmina, norme più stringenti sul ruolo del tesoriere, alla luce degli sprechi di risorse in passato; norme stringenti anche per le candidature, con un massimo di due mandati consecutivi».
Il fronte di Pecoraro Scanio, che intende mantenere inalterata l’identità dei Verdi, potrebbe però contrastare il progetto della Costituente.
A margine della conferenza, Boato ha parlato di «svolta per il nostro paese» in riferimento al governo Monti, esprimendo però la necessità di «maggiore equilibrio e incisione nell’evasione fiscale». Quanto al dopo Dellai, l’ex parlamentare dei Verdi auspica per la nuova legislatura un centro-sinistra diverso da quello attuale, «che è troppo spostato verso il centro e che ha emarginato i Verdi. In futuro – ha poi aggiunto – non vogliamo ripetere un’esperienza che è stata in parte deludente».
I delegati eletti per l’assemblea nazionale del 14 e 15 gennaio sono: Paolo Barbagli, Marco Boato, Pino Finocchiaro, Fabio Giuliani, Andrea Ludovico, Maurizio Migliarini, Aldo Pompermaier, Attilio Raffaelli, Renza Bollettin, Maddalena Bonat, Lucia Coppola, Emma Di Girolamo, Rinalda Fedel Simeoli, Gabriella Groff, Giovanna Ieronimo, Chiara Pozzer, Flora Silvestri.
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Trento, 11 dicembre 2011
I Verdi pensano
al dopo Dellai
«PiÙ attenzione
ai temi ecologici»
Si guarda ai movimenti
e meno ai partiti
da l’Adige di
domenica 11 dicembre 2011
Rinnovo degli obbiettivi politici e nuova campagna di federazione - tra associazioni ecologiste, enti locali per la difesa del territorio e amministrazioni virtuose - per i Verdi del Trentino, che si sono riuniti ieri pomeriggio per preparare i lavori del convegno nazionale in programma il prossimo gennaio.
Un incontro, tenutosi presso la sala rosa del Palazzo della regione, dove sono emersi gli obiettivi a breve termine, le aspettative per le future elezioni politiche e le direttive di impegno per i prossimi anni.
Ma si è discusso anche della svolta politica sancita nel 2009 e della conseguente trasformazione del partito nella nuova Federazione nazionale degli ecologisti e delle reti civiche.
Un vero e proprio cambiamento di rotta, reso necessario dalla sconfitta alle elezioni politiche del 2006 (dove i Verdi raccolsero solo il 2% delle preferenze) e dal simultaneo mutamento del fronte delle sinistre: «Di fronte al miscuglio confuso dei partiti di centro-sinistra italiani», ha infatti spiegato in apertura il presidente Aldo Pompermaier, «riproponiamo le tematiche ecologiste grazie all’unione con le reti civiche, le associazioni di tutela ambientale e quelle di salvaguardia dei diritti degli animali».
Per i verdi si apre così una nuova fase politica, in cui gli obiettivi programmatici sembrano porsi tra la tradizione e l’alternativa: attenzione nei confronti dell’ambiente e responsabilità civica, promozione della «green economy» e impegno a favore di una crescita sociale equilibrata, tagli agli sperperi e tassazione dei redditi più cospicui.
«Ci troviamo oggi», ha commentato il rappresentante trentino per l’ufficio di presidenza nazionale Marco Boato, «in una situazione difficile, dettata dalla congiuntura economica e da anni di malgoverno. E’ quindi necessaria una nuova stagione politica, sia a livello nazionale che a livello locale».
Il riferimento è duplice: da un lato, infatti, è stato espresso l’appoggio degli ecologisti alle misure del premier Mario Monti per quanto riguarda il rigore e i tagli agli sprechi (pur prendendo le distanze dalla riforma pensionistica perché «penalizzante e poco equa»); dall’altro, si guarda ad un futuro governo provinciale, superando quella che è stata definita come «èra Dellai» e proponendo una nuova amministrazione più attenta alla tutela del territorio.
L’assemblea si è poi chiusa in serata con l’elezione dei delegati nazionali.
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